XI Concorso Marcucci - A.S. 2016/2017 - page 151

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Donna che sta in piedi sopra una base quadra di pietra e si appoggia
ad un’asta che tiene con la sinistra, tenendo in alto la destra.
Donna che sta in piedi sopra una base quadra di pietra e si appoggia ad un’asta che tiene
con la sinistra, tenendo in alto la destra.
La costanza è una virtù che tutti dovrebbero acquisire nel corso della vita. Come adolescenti
tendiamo a non essere costanti nella nostra quotidianità; veniamo continuamente influenzati
dalle nostre emozioni, belle e brutte che siano e questo ci porta ad un squilibrio con noi stessi;
ci porta ad abbandonare i nostri sogni quando siamo scoraggiati e a non continuare il nostro
cammino. È questo che dobbiamo imparare a fare: rimanere costanti e decisi nelle nostre
scelte e combattere con tenacia per le cose che vogliamo. Cosi come la donna raffigurata
continua a navigare in mare aperto nonostante le difficoltà che incontra e le avversità che la
vedono protagonista, lei non si ferma, continua a testa alta il suo cammino per raggiungere
il suo obiettivo, per trovare quello che sta cercando, determinata e volenterosa.
La costanza viene interpretata come la forza che ciascuno di noi deve avere durante le
esperienze della vita. Nulla deve abbatterci! Nulla deve distrarci! Nemmeno la peggiore delle
sconfitte deve farlo, anzi, deve invogliarci a riprovare, ma con più tenacia e voglia di riuscire.
Se siamo costanti durante la nostra vita riusciremo a raggiungere tutti i nostri sogni;
riusciremo a prenderceli e a tenerceli stretti. Se siamo costanti, siamo forti, siamo felici.
Mi piace concludere con un pensiero di don Vincenzo Carone: “La costanza dona serenità,
fiducia, fermezza e certezza di raggiungere il fine. Chi è costante prega e non ha paura
della notte, è laborioso durante il giorno ed è sempre unito a Dio. E’ ordinato, gioioso e
pacifico; non perde tempo, compie il suo dovere, ama i suoi fratelli. Riposa tranquillo e si leva
prontamente. Ha sempre il cuore puro e lo spirito semplice, ama il bene e detesta l’iniquità.
Non interrompe mai il suo cammino verso Dio e verso il prossimo, è umile con tutti, amabile
con gli eguali e servo di chiunque ha bisogno di lui. Guarda sempre in alto, canta e cammina.
Non si volta indietro, non guarda ciò che fanno gli altri, ma è proteso in avanti e segue solo
Cristo. Solo chi è costante, corre e taglia tanti traguardi, oltrepassando una dopo l’altra
Giulia
IV F)
le vette di ogni virtù. Dio detesta l’incostante ed ama con predilezione chi gli è fedele”.
(Giulia IV F)
COSTANZA
SECONDO MARCUCCI
COSTANZA
SECONDO GLI ALUNNI
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