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Matrona maestosa. In capo è corona di oro, ha capelli
vagamente sparsi alle spalle, vestita in abito di oro
con gli occhi rivolti al Cielo; tiene con la mano destra
una spada impugnata e con la sinistra la bilancia.
Quando abbiamo pensato alla giustizia ci sono
subito venuti in mente i tribunali o gli arbitri. C’è
giustizia quando qualcuno che ha fatto qualcosa
di sbagliato viene punito in modo appunto giusto,
cioè trattando tutti allo stesso modo. Quindi essere
giusti e seguire la giustizia è considerare tutti uguali
di fronte alla legge, rispettare e far rispettare le
norme e le leggi. Lo pensiamo tante volte a scuola,
quando giochiamo: “non è giusto”, se secondo noi
qualcuno viene favorito, perché quel voto a lui e a
me no, o se qualcuno non è punito se ha combinato
qualcosa, se l’arbitro fischia per un fallo che “non
c’era”, o quando i nostri genitori ci proibiscono
qualcosa: non è giusto, ripetiamo. La giustizia è
una virtù difficile. Ci ha aiutato a guardare da un
punto di vista diverso una frase che diceva don
Milani: Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto
far parti uguali fra disuguali. Giustizia non è fare
parti uguali tra disuguali, ma dare a ciascuno
ciò di cui ha bisogno. La giustizia come virtù è
dare a tutti le stesse possibilità perché possano
essere considerati uguali, possano vivere nelle
stesse condizioni. Essere giusti vuol dire eliminare
le diseguaglianze dando a tutti gli strumenti, anche
diversi a seconda del bisogno e della situazione, ma
per arrivare però tutti allo stesso livello. È molto di
più che mettere gli stessi pesi sulla bilancia, perché
a volte non sono così giusti. Crediamo che se tutti
hanno la possibilità di conoscere e sapere allora
ci può essere giustizia. Crediamo che sia giustizia
che tutti possano studiare e imparare per vivere in
un mondo giusto. Se ci sono poveri nel mondo che
non hanno possibilità allo stesso modo degli altri,
allora non ci può essere giustizia. Tutto ciò dipende
anche dai nostri comportamenti che possono
essere giusti oppure no, altrimenti non è possibile
vivere in una società in pace. Per essere giusti
dobbiamo imparare a guardare intorno a noi. Per
questo abbiamo rappresentato la giustizia come
una figura che da una libreria prende libri ed invita
e permette a tutti di leggere, cioè studiare, perché
non ci si può essere solo il rispetto della legge, ma
tutti devono avere la possibilità di conoscere per
essere tutti davvero uguali.
CLASSE
CLASSE I E II A
CLASSE
CLASSE I E II A
GIUSTIZIA
SECONDO MARCUCCI
GIUSTIZIA
SECONDO GLI ALUNNI