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Matrona gentile e avvenente, vestita di color di perle con ricami di fiori,
di fave e di lupini; tiene in mano una cicogna
e con la destra si appoggia ad un elefante.
La parola “gratitudine” vuol dire essere riconoscenti verso una persona da cui si è ricevuto un
bene, un servizio, un dono. Noi tutti dovremmo essere grati nella vita quotidiana sia per quello
che siamo che per quello che abbiamo. La gratitudine più bella e significativa la dovremmo
avere verso Gesù, è Lui che ci ha donato tutto se stesso, per fare di ognuno di noi delle
creature nuove, attraverso Lui il nostro grazie sale a Dio. Basta guardarci intorno, ammirare la
natura, per elevare il nostro inno di ringraziamento più sentito e sincero al Signore.
La gratitudine ha orizzonti molto ampi:
• grati per la vita,
• grati per la famiglia,
• grati per la scuola che frequentiamo che ci aiuta a crescere bene
• grati per la Comunità Parrocchiale che ci indica le linee maestre per il nostro domani
sano ed equilibrato,
• grati per lo sport che fa di ognuno di noi persone forti, robuste e soprattutto libere
• grati anche per le prove e le difficoltà che ci maturano e fortificano.
GRATITUDINE
SECONDO MARCUCCI
GRATITUDINE
SECONDO GLI ALUNNI
CLASSE
III A
CLASSE
III A