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Donna vestita di edera, col manto di pelle di Ippopotamo,
che tiene in seno un grosso serpente.
L’ingratitudine è il contrario della gratitudine. Significa avere un cuore di ghiaccio, pensare
solo a se stessi, senza rendersi minimamente conto che quanto si ha intorno, è solo dono.
Anche questo difetto crea dei disagi nel vivere quotidiano, nel gruppo, nelle relazioni,
nella condivisione, nell’accoglienza… Una piccola scintilla di ingratitudine è senz’altro un
po’ radicata in tutti noi, ad esempio, a volte siamo ingrati: quando facciamo soffrire i nostri
genitori, quando non ci sforziamo di realizzare in pienezza i loro sogni su di noi, quando
non obbediamo e non viviamo i principi di fede seminati nel nostro cuore. Un certo senso
di ingratitudine si annida anche in coloro che non vogliono perdonare, abbracciare il fratello
come dono e vedere in lui il volto stesso di Gesù che si dona amorosamente a noi.
5° gruppo operativo: Vittoria, Caterina, Alessandro, Pietro
INGRATITUDINE
SECONDO MARCUCCI
INGRATITUDINE
SECONDO GLI ALUNNI
CLASSE
III A
CLASSE
III A