XI Concorso Marcucci - A.S. 2016/2017 - page 71

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potenzialità di ciascuno, vede “nel seme la pianta” che potrà crescere e “tenta mille strade,
mille stimoli, mille termini, mille modi e con una chiara ed affluente e varia comunicativa
si adatti, sproni, risvegli, ripeta: e adopri ogni maniera, che anche i sassi per così dire ne
ricevan dell’impressione!” L’intuizione educativa di Marcucci, proprio per questo, mostra
tutta la sua attualità e preziosità. Marcucci diede il meglio di sé nell’esperienza educativa
pratica. L’educatrice nell’educare sa che ha davanti una persona, ed il rapporto educativo
avviene con una persona. Il bambino soprattutto in tenera età si lega a una persona, a un
volto. In questo senso il soggetto che educa è un soggetto unitario e ciò costituisce per il
bambino un valore. La vera risposta al bisogno di un bambino è l’Infinito, per cui l’educatore
deve incoraggiarlo a trovare la sua strada coinvolgendosi con tutti gli aspetti della propria
vita, e cercando di far desiderare la bellezza dello studio, affinché la bellezza diventi frutto
dell’educazione.
Il nostro lavoro vuole essere l’espressione, di un cammino continuo e profondo, per portare
i bambini della scuola elementare: -A conoscere la figura di Gesù attraverso la storia della
salvezza: -Ad imparare ad accogliersi così come sono, nelle diversità delle culture, nelle
diversità che ognuno di loro porta:-A comprendere e a vivere la tolleranza. I percorsi sono
improntati sulla visione del Dio Amore, su un Dio che ha voluto vivere la nostra dimensione
umana per farsi compassionevole, per dirci: “Io sono con voi sempre.” Un Dio che ci accoglie,
ci viene a cercare, un Dio che non ci abbandona, un Dio che ci ha amato fino alla fine. Per
amare bisogna conoscere la vita di Gesù e di Maria. I bambini sono il nostro futuro! E’ nei
bambini la speranza del futuro, che può migliorare, se ognuno dà il meglio di sé, per vivere
insieme agli altri.
PRESENTAZIONE DEGLI ELABORATI
Quest’anno il filo conduttore del nostro lavoro è stato leggere il libricino: “le qualità e i difetti
dell’uomo, con un linguaggio iconografico dell’educatore Marcucci”, scritto dalla Preside
Suor Maria Paola Giobbi, l’abbiamo trovato davvero interessante, in quanto ci ha aiutato
a scoprire meglio il valore di alcune frasi così significative, che non abbiamo potuto fare a
meno di trascriverle nel nostro quaderno, per cercare di capire meglio il loro significato.
In un secondo momento, siamo andati a cercare nel libricino “Un pensiero al giorno” del
Venerabile Francesco Antonio Marcucci, alcune virtù, per scoprire la bellezza e l’efficacia
educativa, al fine di poter scegliere sempre il lato positivo della vita, in ogni ogni occasione
che si presenterà sul nostro cammino.
Questo lavoro che è stato svolto nelle classi quinte, ci ha dato modo di conoscere meglio la
vita del Venerabile Francesco Antonio Marcucci, che ha conosciuto, amato e testimoniato
con la sua vita l’incontro con Dio, che ha cambiato il suo cuore e lo ha condotto verso di Lui
che è: “la Via, la Verità e la Vita”.
Siamo giunti alla conclusione che il Marcucci è davvero un Santo, in quanto ha testimoniato
con la sua vita “le Beatitudini”, che sono il cuore del Vangelo, guidato da Maria Immacolata
che è stata la “Stella Polare”, che lo ha guidato a superare tutte le difficoltà che ha incontrato
nel suo percorso della vita, così è riuscito a raggiungere la santità.
Gli alunni delle classi quinte della scuola primaria statale del “Manzi” e dello “Spallicci” hanno
realizzato dei disegni significativi, sulle loro buone azioni che compiono nella vita di ogni
giorno. Come diceva Santa Madre Teresa di Calcutta: “Tutto quello che noi facciamo, non
è altro che una goccia nell’oceano della vita, ma se questa goccia venisse a mancare, ci
sarebbe una goccia in meno!”
RIFLESSIONI PERSONALI SULLE VIRTU’ DELLA GRAZIA,
DELLA FELICITA’ E DELLA CARITA’ VERSO IL PROSSIMO,
SECONDO GLI ALUNNI DELLA CLASSE QUINTA “SPALLICCI”
La Grazia è un dono di Dio, che mi permette di essere pura (Martina Buratti).
La carità verso il prossimo significa essere gentili e comportarsi sempre bene con tutti
(Sara Biguzzi).
Dare gioia ai miei genitori, maestre , amici, se sono arrabbiati cerco di tirarli su di
morale, se mi chiedono qualcosa cerco di farlo, cerco di migliorare sempre di più e
quando hanno bisogno di me li aiuto sempre (Sofia Fiorentini).
La grazia è un dono da meritare, una persona se è buona alla fine riceve la grazia da
Dio. Una persona affabile è come una rosa, che dona il suo profumo, facendo delle
buone azioni, in compenso è amata da tutti per la sua bontà ( Arianna Marini).
La carità verso il prossimo significa incoraggiare le persone che ne hanno bisogno,
fare sentire al sicuro le persone sfiduciate ed aiutarle nelle loro difficoltà della vita (Lara
Comandini).
La fede è un dono di Dio, che riceviamo con il Sacramento del Battesimo e dobbiamo
custodirla sempre nel nostro cuore (Rebecca Ricci).
La grazia è un dono che Dio ci dà per farci stare bene (Giulia Morrongiello).
La grazia è qualcosa di speciale che ho dentro di me e mi rende felice (Giada Baldoni).
La persona affabile è una compagna sincera che dice sempre la verità, è una persona
amabile, generosa che regala ai poveri quello che ha (Ada Mazzotti).
La grazia è un dono che Dio ci dà per comunicarci La Sua Vita (MayKa Stasio).
La carità verso il prossimo è far felice un amico, consolarlo nei momenti di bisogno,
aiutarlo a fare un gioco (Alessandro Nanni).
La carità verso il prossimo significa essere generosi con tutti (Valentino Brokai).
La persona graziosa, amabile, generosa e gentile con tutti è desiderata dai compagni
(Francesco Ragazzini).
Bisogna essere gentili e comportarsi sempre bene con tutti per vivere bene (Tommaso
Pillastrini).
E’ bello stare insieme agli amici, giocare tutti insieme e volersi bene (Diego Magnani).
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