Generosi, solidali, rispettosi sulle orme del Venerabile Marcucci.
Quarta borsa di studio Marcucci
Anche quest’anno, per la quarta volta, possiamo offrire la borsa di studio Marcucci ad un alunno di ogni scuola Primaria, Media e Superiore, grazie alla generosa disponibilità dell’ingegner Flavio Andreoli.
L’iniziativa ha la finalità di promuovere, tra gli alunni delle nostre scuole, comportamenti solidali, generosi e rispettosi dei coetanei e dell’ambiente, alla luce degli insegnamenti del Fondatore.
Ogni insegnante, all’inizio dell’anno, presenterà agli alunni e ai genitori questa bella opportunità e promuoverà e registrerà l’impegno dei nostri alunni per realizzare questi obiettivi.
Entro la metà di novembre, gli insegnanti delle scuole interessate si riuniscono nelle proprie sedi per scegliere l’alunno/a che ritengono più meritevole. Il nominativo scelto verrà segnalato cortesemente alla sottoscritta con una breve motivazione.
L’ingegner Andreoli consegnerà il premio di € 150,00, durante un’apposita cerimonia, aperta a tutti, che si terrà nella Casa Madre dell’Istituto, ad Ascoli Piceno, sabato 26 novembre, vigilia dell’anniversario della nascita del venerabile Marcucci, alle ore 17 circa.
Vi ringrazio per il rinnovato e generoso impegno; chiedo alla Vergine Santa e al venerabile Marcucci di trasformarlo in grazie e benedizioni per voi e per le vostre famiglie. Stiamo allegri!
Di seguito vi offro qualche spunto da presentare agli alunni per essere Generosi, solidali e rispettosi sulle orme del Venerabile Marcucci.
Suor Maria Paola Giobbi
Generosi, solidali e rispettosi sulle orme
del Venerabile Marcucci
1. La generosità del Venerabile Francesco Antonio Marcucci
La generosità è una qualità essenziale della vita. Essere generosi significa capire che ciò che dai agli altri lo dai a te stesso perché, come dice Gesù, c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Generosità è dare senza aspettarsi nulla in cambio, donare una parte della tua vita, aiutare chi ha bisogno, dare conforto a chi soffre.
Francesco Antonio ha messo al servizio di Dio e degli altri tutta la sua vita, le sue doti e i suoi beni con grande generosità. Quando, in giovane età, sentì che Dio lo chiamava al sacerdozio, rispose subito sì e rinunciò a tutti i comodi e privilegi che la sua condizione di figlio unico e nobile gli assicurava. Fu compassionevole con i poveri, che aiutava sempre con generose elemosine e in tanti altri modi. Dedicò tutta la sua vita alla predicazione del Vangelo e cominciò a farlo nelle zone più abbandonate come i paesi di montagna del territorio Piceno e dell’Abruzzo. Studiò molto per poter aiutare meglio ricchi e poveri. Dedicò tutte le sue cure alla fondazione e alla crescita delle Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione che si dedicavano alla formazione delle fanciulle. Scrisse per loro vari libri per formarle bene, rinunciando ad altri incarichi che potevano gratificarlo di più.
Alla luce dell’esempio del Venerabile Marcucci, conosci persone che consideri generose? Quali e perché? Tu come vivi il valore delle generosità nel quotidiano? Racconta un episodio.
Come ti senti dopo aver compiuto un gesto di generosità?
2. La solidarietà del Venerabile Francesco Antonio Marcucci
La solidarietà è qualcosa di concreto che noi dobbiamo fare per aiutare gli altri, prendendoci a cuore i loro problemi e non lasciandoli soli nelle loro difficoltà. Nella nostra società, purtroppo, spesso prevale un atteggiamento di indifferenza: invece c’è bisogno di “esserci” e di dare il nostro contributo. Solidarietà vuol dire mettere insieme le nostre energie, le nostre forze, le nostre idee per raggiungere uno scopo comune.
Il Venerabile Marcucci ha vissuto la solidarietà in tanti modi. Ha aiutato i soggetti più deboli della sua epoca, come le donne ad emanciparsi dalla loro condizione perché diventassero protagoniste di un cambiamento positivo della società. Inoltre, ha lavorato intensamente in vari ambiti per il bene comune; è stato un grande storico, ha partecipato al dialogo culturale del suo tempo, accogliendo le idee innovative valide per rinnovare la cultura laica e religiosa.
Che cosa possono fare bambini e ragazzi della tua età per aiutare gli altri?
Da dove pensi di poter cominciare?
3. Il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente del Venerabile Francesco Antonio Marcucci
Il rispetto per noi stessi vuol dire accettarsi con tutte le caratteristiche della nostra personalità ed esserne contenti e grati a Dio che ce le ha donate, creandoci a sua immagine e somiglianza. Spesso noi siamo troppo attenti alle aspettative di chi ci circonda oppure ci comportiamo in modo da compiacere le persone a cui teniamo di più e così diventiamo falsi e perdiamo autenticità.
Il Venerabile Marcucci dà molta importanza all’ascolto delle buone ispirazioni, cioè prendere sul serio i desideri di bene che Dio suscita nel cuore di ognuno, anche andando controcorrente. Nella sua giovane età, quando si accorse che la gente del suo tempo era ignorante anche nei contenuti della fede, decise di predicare le missioni al popolo. A quei tempi il missionario indossava abiti austeri, quasi da mendicante. Ci racconta che si vergognava di farsi vedere così vestito dai suoi familiari e nonostante ciò li indossò con coraggio e le sue missioni risvegliarono la fede in tante persone.
Ti è mai capitato di andare contro ai tuoi desideri e ai tuoi valori pur di accontentare il tuo gruppo di amici? Racconta.
Il rispetto verso gli altri è un comandamento che Gesù ha tante volte ripetuto e raccomandato: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”, dunque siamo chiamati a volere sempre il bene dell’altro, la sua felicità e la sua realizzazione.
Francesco Antonio Marcucci ha scelto come via privilegiata di amore e rispetto verso l’altro l’educazione e la formazione, specialmente dei soggetti più deboli quali le donne e le classi sociali più umili. Egli ha saputo apprezzare le differenze di ciascuno e ha insegnato ad adattarsi alle varie capacità umane, per permettere a tutti di realizzare la propria felicità.
Come sperimenti in classe l’amore per il prossimo? Fai qualche esempio.
Il rispetto dell’ambiente è stato definito da Papa Francesco l’ottava opera di misericordia. Nella lettera Laudao sii, mutuando il pensiero di San Francesco, considera l’ambiente come la casa comune, come una sorella e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia. Purtroppo siamo cresciuti pensando che eravamo proprietari e dominatori dell’ambiente, autorizzati a saccheggiarlo. Siamo chiamati a impegnarci a considerare il creato come un dono di Dio per tutti da rispettare e custodire.
Anche il Venerabile Marcucci ha espresso amore e rispetto per l’ambiente, anzitutto nella cura dell’edificio scolastico che ha voluto accogliente, ampio, luminoso e adorno di fiori e di piante. Ha insegnato, inoltre, alle suore come curarle, scrivendo un volumetto sulla Coltivazione degli agrumi.
In che modo rispetti gli ambienti che frequenti: la casa, la scuola, la città? Come pensi di poter migliorare?